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Destinazione Europa

Destinazione Europa

Un viaggio alla scoperta dei valori della Repubblica e dell’Europeismo nel secondo dopoguerra

Benvenuti in “Destinazione Europa. Un viaggio alla scoperta dei valori della Repubblica e dell’europeismo nel secondo dopoguerra” e grazie per aver aderito al nostro progetto. Siamo lieti di guidarvi in questo percorso dedicato alla costruzione europea e alla nascita della Repubblica in occasione del suo 75° anniversario.

Il progetto ha lo scopo di fornire un valido supporto alla didattica a tutti i docenti e agli alunni del triennio delle scuole medie superiori. Il corso è suddiviso in 3 moduli composti da numerose attività interattive elaborate dal nostro team di storici. È possibile svolgere il corso in classe attraverso l’ausilio della LIM oppure online; al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Buon viaggio!

Guarda il Tutorial

Il progetto è stato realizzato dall’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci” in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. In presentazione al corso, seguono gli interventi di Alessandro Clavarino, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria, e di Giacomo Ronzitti, Presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci”.

L’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea ha promosso per l’anno scolastico 2020/2021 un interessante ciclo di incontri dedicati alla genesi storica della Repubblica Italiana e al rapporto fra i valori fondativi e i principi costitutivi che ne sono alla base e i valori e principi della comunità europea, come spazio di democrazia , di libertà e di esercizio dei diritti di cittadinanza. Questa meritevole attività trova il sostegno e il supporto dell’Ufficio scolastico Regionale non solo perché concorre a celebrare in maniera efficace il 75° anniversario del Referendum che sancì il passaggio dal regime monarchico alla democrazia repubblicana, ma anche perché riesce a collegare le radici storiche della repubblica, che affondano nella lotta di liberazione e nell’esperienza dei governi promossi dai comitati di Liberazione Nazionale, con le istanze più attuali, che l’attuale momento di transizione epocale, accelerato dalla pandemia non ancora definitivamente sconfitta, sta evidenziando in tutta la loro urgenza e complessità sul piano economico e sociale, ma anche sul piano educativo e del dibattito sul ruolo della formazione della necessaria ricostruzione di un orizzonte di maggiore serenità e consapevolezza. Ad esempio, da questo punto di vista, è importante evidenziare l’attualità della riflessione operata sul rapporto necessario e di mutuo sostegno fra scienza e democrazia quali orizzonti che nella loro autonomia di campo si integrano e si richiamano necessariamente quali ambiti della crescita della persona e del cittadino, delle società e delle formazioni nazionali ed internazionali. Con la convinzione che questo percorso segni un nuovo traguardo nel percorso di collaborazione fra ILSREC e Ufficio Scolastico, rafforzando il comune impegno ad offrire ai giovani delle scuole liguri importanti occasioni per accrescere il bagaglio delle conoscenze e alimentare la coscienza civile, ringrazio tutti coloro che hanno realizzato il percorso formativo , i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti che ne potranno fruire.
Care ragazze e cari ragazzi, un giorno, ricorderete questi mesi della pandemia come uno dei momenti più tormentati della vostra gioventù. Ricorderete i tanti lutti che quotidianamente vengono scanditi nei bollettini della protezione civile, le sofferenze dei malati e l’abnegazione di medici e infermieri, i sacrifici dovuti all’isolamento sociale e, soprattutto, l’impossibilità per voi di vivere pienamente la gioia di incontrarvi con gli amici e frequentare in serenità la scuola: architrave della società, palestra educativa e formativa delle vostre competenze culturali e professionali. Molti, nel corso di questi mesi, hanno paragonato questa terribile epidemia ad una guerra provocata da un nemico invisibile e sconosciuto. Forse il paragone appare improprio, perché le epidemie sono originate da virus che nascono e si riproducono in natura, mentre le guerre, quelle devastanti che l’umanità ha conosciuto nei secoli, sono state dichiarate dagli uomini, per brama di potere e per volontà di sopraffazione su altri uomini. Non c’è dubbio, tuttavia, che quello che viviamo è un fenomeno distruttivo di tale portata equiparabile solo ai disastri cagionati dai due grandi conflitti mondiali. A conferma di ciò, nei giorni scorsi Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ricordato emblematicamente che gli USA hanno già superato il numero dei caduti dell’ultimo conflitto. Alla drammatica crisi sanitaria si unisce poi quella economico-sociale che ha già provocato decine di milioni di disoccupati. L’una e l’altra crisi hanno colto impreparato il mondo intero, non risparmiando nessuno, mettendo in gravi difficoltà indistintamente paesi ricchi, tecnologicamente avanzati e paesi poveri, strutturalmente arretrati. Abbiamo scoperto così la fragilità del nostro pianeta, che già soffriva altre stridenti contraddizioni a causa di una globalizzazione che assieme all’impetuoso sviluppo informatico e della ricchezza finanziaria, vedeva allargarsi la forbice delle diseguaglianze, alle quali si accompagnano il crescente squilibrio dell’eco-sistema e le criticità che affliggono le democrazie nate nel dopoguerra, come ha scritto Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato si” alcuni anni fa. Per tali ragioni, come detto prima, non è infondato ritenere che siamo dentro un passaggio di “fase storica”. Un tornante della storia che segnerà una frattura tra un prima e un dopo, che ci obbliga ad alzare lo sguardo oltre il presente. Coscienti che per costruire una prospettiva di ragionevole speranza, v’è bisogno di una visione complessiva dei processi storici, proprio perché sappiamo che c’è un rapporto di causa effetto tra le tante facce che compongono il mondo reale e non quello virtuale della rete. C’è bisogno di riannodare i fili di quelli che Concetto Marchesi all’Assemblea Costituente chiamò i tre presenti: il presente-passato, il presente-presente, il presente-futuro. Una esigenza tanto più necessaria in tempi in cui tutto appare divorato dalla quotidianità e distorto spesso dall’insensatezza degli anonimi del web. Rileggere e interrogarci sulla storia del novecento, che assieme a grandi progressi civili e sociali, vide il mondo precipitare nell’abisso di terribili totalitarismi, nella vergogna delle leggi razziali, dei lager e dei gulag. Avere memoria e coscienza delle cause profonde di quelle tragedie e di quelle conquiste è, dunque, condizione primaria per tracciare e percorrere la strada di un futuro migliore. Consapevoli che oggi, assieme al covid, dobbiamo combattere il virus, non meno pericoloso, rappresentato dall’ignoranza, dal negazionismo storico che si accompagna sempre al negazionismo scientifico. Ciò nel profondo convincimento che possiamo contare, più che nel passato, sulla forza della ragione e della conoscenza, sulla forza della democrazia e delle sue istituzioni che, per noi, sono la Repubblica e l’Unione Europea, nate entrambe dalla coscienza delle tragedie del secolo scorso. Ecco perché, in un momento così critico, è giusto e necessario ripercorrere la nostra storia, poiché la contemporaneità è la risultante di movimenti profondi e di lungo periodo. Solo così sapremo apprezzare pienamente i nostri diritti di libertà, i quali trovano il loro più forte presidio nella nostra Costituzione e nella Carta dei diritti della U.E. Presidi di democrazia, spazio di libertà delle idee e orizzonte di un nuovo umanesimo in cui potrete costruire il vostro domani con i tanti giovani della generazione Erasmus. Potrete così continuare ad incontrarvi, studiare e progettare il vostro avvenire insieme alle ragazze e ai ragazzi degli altri paesi europei, senza sentirvi stranieri a Parigi, a Berlino, a Madrid e nelle altre città e capitali dell’Unione. Perché quella è la vostra casa comune, che tutti dobbiamo difendere e tenere aperta sul nuovo mondo. Quella casa che Altiero Spinelli sognò e invocò nell’isola di Ventotene dove il fascismo l’aveva confinato. Per tali ragioni, care ragazzi e cari ragazzi, nel 75° anniversario della Repubblica abbiamo voluto scandagliare ancora, insieme a voi, le radici e il rapporto inscindibile tra i valori repubblicani e quelli europeisti.

Modulo 1 – La fratellanza europea oltre i nazionalismi

Modulo 1.1 – Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale

1 di 13 GRATIS

Modulo 1.2 – Nazionalismo, Resistenza e Federalismo. Conosci il significato di questi termini?

2 di 13 GRATIS

Modulo 1.3 – La Resistenza in Italia

3 di 13 GRATIS

Modulo 1.4 – Che cosa hanno in comune la Resistenza e l’Europa?

4 di 13 GRATIS

Modulo 1.5 – …ma di Europa unita si parlava già nei secoli precedenti!

5 di 13 GRATIS

Modulo 1.6 – Il Manifesto di Ventotene

6 di 13 GRATIS

Modulo 1.7 – Estratto del Manifesto di Ventotene

7 di 13 GRATIS

Modulo 1.8 – Il contributo femminile alla diffusione del Manifesto di Ventotene tra la Resistenza

8 di 13 GRATIS

Modulo 1.9 – I federalisti europei in Italia e nel resto d’Europa

9 di 13 GRATIS

Modulo 1.10 – Sophie Scholl e la Rosa Bianca

10 di 13 GRATIS

Modulo 1.11 – La nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l’art. 52 della Carta

11 di 13 GRATIS

Modulo 1.12 – La fine della guerra e il discorso di Churchill a Fulton

12 di 13 GRATIS

Modulo 1.13 – Quiz di fine modulo

13 di 13 GRATIS

Modulo 2 – L’europeismo ai tempi dell’Assemblea costituente

Modulo 2.1 – Benvenuti nel secondo modulo!

1 di 15 GRATIS

Modulo 2.2 – Partiti e governi dell’Italia democratica (1945-1947)

2 di 15 GRATIS

Modulo 2.3 – La svolta di Salerno

3 di 15 GRATIS

Modulo 2.4 – I governi successivi

4 di 15 GRATIS

Modulo 2.5 – La campagna referendaria

5 di 15 GRATIS

Modulo 2.6 – 2 giugno 1946: il referendum istituzionale

6 di 15 GRATIS

Modulo 2.7 – I primi governi De Gasperi e la frattura del maggio 1947

7 di 15 GRATIS

Modulo 2.8 – I lavori dell’Assemblea Costituente

8 di 15 GRATIS

Modulo 2.9 – L’articolo 11 della Costituzione: intervista al prof. Guido Levi

9 di 15 GRATIS

Modulo 2.10 – Richard Coudenhove-Kalergi e Paneuropa

10 di 15 GRATIS

Modulo 2.11 – Altiero Spinelli e i movimenti per l’unità europea

11 di 15 GRATIS

Modulo 2.12 – Il piano Marshall e l’Europa

12 di 15 GRATIS

Modulo 2.13 – Legame tra la transizione democratica nei paesi europei e l’avvio del processo d’integrazione

13 di 15 GRATIS

Modulo 2.14 – I principi fondamentali della Costituzione italiana

14 di 15 GRATIS

Modulo 2.15 – Quiz di fine modulo

15 di 15 GRATIS

Modulo 3 – Il processo d’integrazione europea

Modulo 3.1 – La Dichiarazione Schuman pt. 1

1 di 12 GRATIS

Modulo 3.2 – La Dichiarazione Schuman pt. 2

2 di 12 GRATIS

Modulo 3.3 – Nascita della CECA (e fallimento della CED)

3 di 12 GRATIS

Modulo 3.4 – I padri fondatori dell’Europa

4 di 12 GRATIS

Modulo 3.5 – I Trattati di Roma (1957)

5 di 12 GRATIS

Modulo 3.6 – Le prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo

6 di 12 GRATIS

Modulo 3.7 – Gli allargamenti

7 di 12 GRATIS

Modulo 3.8 – Le tappe principali del processo d’integrazione europea

8 di 12 GRATIS

Modulo 3.9 – Le istituzioni europee

9 di 12 GRATIS

Modulo 3.10 – Una domanda…

10 di 12 GRATIS

Modulo 3.11 – Che cos’è l’Unione europea?

11 di 12 GRATIS

Modulo 3.12 – Quiz di fine modulo

12 di 12 GRATIS

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Programma del Corso

  • Modulo 1 – La fratellanza europea oltre i nazionalismi
    • Modulo 1.1 – Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale
    • Modulo 1.2 – Nazionalismo, Resistenza e Federalismo. Conosci il significato di questi termini?
    • Modulo 1.3 – La Resistenza in Italia
    • Modulo 1.4 – Che cosa hanno in comune la Resistenza e l’Europa?
    • Modulo 1.5 – …ma di Europa unita si parlava già nei secoli precedenti!
    • Modulo 1.6 – Il Manifesto di Ventotene
    • Modulo 1.7 – Estratto del Manifesto di Ventotene
    • Modulo 1.8 – Il contributo femminile alla diffusione del Manifesto di Ventotene tra la Resistenza
    • Modulo 1.9 – I federalisti europei in Italia e nel resto d’Europa
    • Modulo 1.10 – Sophie Scholl e la Rosa Bianca
    • Modulo 1.11 – La nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l’art. 52 della Carta
    • Modulo 1.12 – La fine della guerra e il discorso di Churchill a Fulton
    • Modulo 1.13 – Quiz di fine modulo
  • Modulo 2 – L’europeismo ai tempi dell’Assemblea costituente
    • Modulo 2.1 – Benvenuti nel secondo modulo!
    • Modulo 2.2 – Partiti e governi dell’Italia democratica (1945-1947)
    • Modulo 2.3 – La svolta di Salerno
    • Modulo 2.4 – I governi successivi
    • Modulo 2.5 – La campagna referendaria
    • Modulo 2.6 – 2 giugno 1946: il referendum istituzionale
    • Modulo 2.7 – I primi governi De Gasperi e la frattura del maggio 1947
    • Modulo 2.8 – I lavori dell’Assemblea Costituente
    • Modulo 2.9 – L’articolo 11 della Costituzione: intervista al prof. Guido Levi
    • Modulo 2.10 – Richard Coudenhove-Kalergi e Paneuropa
    • Modulo 2.11 – Altiero Spinelli e i movimenti per l’unità europea
    • Modulo 2.12 – Il piano Marshall e l’Europa
    • Modulo 2.13 – Legame tra la transizione democratica nei paesi europei e l’avvio del processo d’integrazione
    • Modulo 2.14 – I principi fondamentali della Costituzione italiana
    • Modulo 2.15 – Quiz di fine modulo
  • Modulo 3 – Il processo d’integrazione europea
    • Modulo 3.1 – La Dichiarazione Schuman pt. 1
    • Modulo 3.2 – La Dichiarazione Schuman pt. 2
    • Modulo 3.3 – Nascita della CECA (e fallimento della CED)
    • Modulo 3.4 – I padri fondatori dell’Europa
    • Modulo 3.5 – I Trattati di Roma (1957)
    • Modulo 3.6 – Le prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo
    • Modulo 3.7 – Gli allargamenti
    • Modulo 3.8 – Le tappe principali del processo d’integrazione europea
    • Modulo 3.9 – Le istituzioni europee
    • Modulo 3.10 – Una domanda…
    • Modulo 3.11 – Che cos’è l’Unione europea?
    • Modulo 3.12 – Quiz di fine modulo
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