Modulo 2.4 – I governi successivi
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Modulo 2.4 – I governi successivi
La liberazione della Capitale diede inizio ad una nuova fase politica: il CLN procedette alla formazione di un governo stanziato prima a Salerno e poi a Roma e presieduto da Ivanoe Bonomi, già Presidente del Consiglio e Ministro degli Interni tra il 1921 e il 1922.
Alla nomina di Umberto II a Luogotenente del Regno, seguirono accordi formali tra la monarchia e le forze democratiche nei quali si stabilì che, a guerra finita, sarebbe stata convocata un’Assemblea per dare allo Stato una Costituzione e per risolvere la quesitone istituzionale sino ad allora rimandata.
Il 26 dicembre del 1944 il Governo Bonomi riconobbe l’autorità del CLN Alta Italia che, da gennaio dello stesso anno, coordinava su mandato del CLN la lotta clandestina nell’Italia occupata.
Il governo Bonomi rimase in carica sino alla fine delle ostilità quando il crescere delle tensioni interne al CLN portò ad uno stallo e alla formazione di un nuovo Governo, presieduto da Ferruccio Parri, partigiano e leader del Partito d’Azione.
L’uscita del Partito Liberale portò alla caduta del Governo Parri nel novembre del 1945 e all’insediamento di un nuovo governo, l’ultimo del Regno, presieduto da Alcide De Gasperi, leader della Democrazia Cristiana.
La stagione che anticipò il referendum fu caratterizzata dall’acuirsi delle divisioni dei partiti sulle questioni relative alla Costituente, ai suoi poteri e alla continuità istituzionale con lo stato pre-fascista.
L’equilibrio fu nuovamente raggiunto con approvazione del decreto luogotenenziale 98/1946 che regolava alcuni aspetti dell’Assemblea e stabiliva che la questione istituzionale sarebbe stata affidata ad un referendum che si sarebbe svolto in concomitanza con le elezioni per l’Assemblea stessa.
Attività di classe: Abbina il testo contenente la descrizione di ciascun governo alla foto del corrispondente Presidente del Consiglio.